Pierpaolo Patti

Il perchè di un sito web

Più volte mi sono chiesto come comunicare, trasmettere e condividere, senza incorrere nella generalizzazione e nella sintesi voluta dai social, quanto mi tiene impegnato nella professione e nella politica. Perciò ho ritenuto valido uno strumento come questo, che conserva in memoria, nel bene e nel male, quanto abbiamo detto, scritto, riflettuto tra le mura del mio studio professionale o in aula consiliare.

Ritengo che entrambi i momenti, seppur in modalità differenti, debbano essere pubblici, a disposizione di tutti per una serie di ragioni che vorrei spiegare.

In primo luogo, non è superfluo ricordarlo, spesso una vertenza viene decisa da una sentenza ma, dietro un provvedimento decisorio, frequentemente ci sono molti approfondimenti, anni di fioretto con la penna, udienze a volte interminabili: passaggi invisibili che mi piace condividere.

Per quanto attiene la politica, allo stesso modo, prima di un intervento in aula, di un’intervista, dell’epilogo di un dibattito, ci sono settimane di studio, di riflessione, di letture: tutti momenti necessari a creare una visione, a formarsi la propria idea politica.

Chi si misura con la Politica, poi, ad ogni livello, ha il dovere di rendere pubblico il proprio pensiero su tutto quanto ritiene di dover affrontare: un pensiero politico esiste solo se viene condiviso.

Ma spesso un pensiero è articolato, complesso ed i social non sono il luogo ideale per la sua esposizione: ed ecco il perché di un sito web, che mi auguro sarà un piccolo ma significativo spazio di libertà.