Prima le allusioni poi arriva il merito -Parco Rauccio e voto contrario in consiglio comunale

Per alcuni, il voto contrario espresso nell’ultimo consiglio comunale è stato il frutto di una marachella, di una volontà di contare di più addirittura di negoziare.

Spesso, invece, gli argomenti scontano la volontà di sintetizzare per essere meglio compresi ma mentre il desiderio di sintesi è condivisibile, non tutto è banalmente sintetizzabile.

É stato detto – e scritto- che i proponenti erano in possesso di tutti i pareri previsti ma, ahinoi, tanto non emerge dalla delibera presentata in consiglio e rigettata dall’aula.

 

Ad esempio, il parere dell’ente parco, di cui i proponenti chiedono il riesame e, in subordine, la deroga, aveva delle prescrizioni. In sostanza, sosteneva che l’intervento poteva essere posto in essere ma alle seguenti condizioni/prescrizioni:

Sono escluse tutte le opere di ricostruzione, ampliamento e nuove costruzioni non riconducibili a:

  1. Realizzazione costruzione di una porzione di fabbricato interamente crollato,
  2. Realizzazione di piscina di 72 mq e solarium”;

 

Anche l’Ufficio Autorizzazioni Paesaggistiche esprimeva parere favorevole, ma a condizione che:

  1. vengano eliminati dal progetto le vasche di acqua sulla copertura della masseria ovvero degli specchi d’acqua, perchè non tipici e del paesaggio e delle costruzioni rurali salentine;
  2. venga richiesto il preventivo parere ed eventuali titoli autorizzativi non presenti al settore ambiente e la procedura per il rilascio delle autorizzazioni per lo scarico dei refluì depositato il 12.12.2021.

 

I proponenti chiedevano, pertanto, il riesame dei pareri e, in subordine, la deroga.

Gli enti preposti confermavano i pareri rilasciati ed ai proponenti non rimaneva altra via che quella della deroga.

 

Da quanto esposto e frutto della citazione diretta di parti dell’atto rigettato, appare evidente che, quanto riferito in ordine alla presenza di tutti i pareri, non trova conforto nella proposta di delibera in esame.

Così è anche per quanto attiene ai requisiti ed alle prescrizioni imposte, dei quali viene chiesto il superamento (la deroga), al fine di poter procedere con il progetto così per come presentato e del quale veniva chiesto al consiglio comunale della nostra città di avallarne il prosieguo.

 

Ma lo studio che ci ha visto impegnati non si è fermato alla delibera ed ai suoi allegati.

In via preliminare, pare opportuno rilevare che il Parco Regionale “Bosco e Paludi di Rauccio”, ai sensi dell’art.3 della L.R. 25/2002, è suddiviso in due zone: la Zona 1, centrale, e la zona 2  a protezione della prima.

L’art. 4 del citato testo legislativo, prevede poi, che è fatto divieto, su tutto il territorio del parco

di alterare le condizioni di vita degli animali e di apportare modificazioni agli equilibri ecologici, idraulici ecc.

Il comma 3 dello stesso articolo, inoltre, sancisce che, fino all’approvazione del Piano Territoriale, la competente struttura regionale, d’intesa con l’ente di gestione, può concedere deroghe ai due divieti citati, limitatamente alla zona 2.

In pratica, nella Zona Uno, in cui è situata la Masseria oggetto del progetto, non sono ammissibili deroghe.

Ed ancora, le eventuali deroghe riferite alla zona 2, comunque, sono consentite esclusivamente in funzione dell’attività agro-silvo-pastorale, tra le quali non ci pare che possa essere annoverata una struttura ricettiva e/o turistica.

 

Dopo aver esposto questi temi, fondati sullo studio delle norme, solo delle norme, abbiamo espresso il nostro voto contrario, come detto, sulla base delle prescrizioni degli enti preposti, a cui i proponenti chiedevano di derogare, e sulla base del dettato legislativo.

Fermo restando che non abbiamo mai apprezzato il regime della deroga, della variante, dell’eccezione, richiedendo un pari trattamento per tutti cittadini, dalle alpi alle piramidi, da Lecce a Milano, non pare secondario evidenziare come nessuna attinenza abbiano, secondo noi, le tematiche esposte con la fiducia nel sindaco e nella giunta.

Per quanto ci riguarda, infatti, il patto di maggioranza del quale facciamo parte non è in discussione ma non smetteremo mai di ripetere che, prima di essere amministratori pro tempore di questa Città, ci sentiamo cittadini, impegnati nella tutela dell’interesse pubblico e nel rispetto della legge.

Sviluppo e sostenibilità devono essere tenuti insieme, questa è la sfida che ci attende e che intendiamo affrontare con il metodo dell’approfondimento e del confronto.

Lecce, 13.05.2022

Gruppo Consiliare Progetto Città